Limiti di esposizione professionale

I limiti di esposizione professionale (OEL) sono valori normativi che indicano i livelli di esposizione considerati sicuri (sulla base di considerazioni sanitarie) per una sostanza chimica nell’aria di un luogo di lavoro.

Tali limiti sono stabiliti dalle autorità di regolamentazione a livello nazionale e dell’UE, tenendo conto delle informazioni disponibili e dei dati più recenti sui pericoli di una sostanza, in particolare per quanto riguarda la cancerogenicità, la mutagenicità, la tossicità per la riproduzione e la tossicità a dose ripetuta, ma anche gli effetti dell’esposizione a breve termine.

La fissazione di limiti di esposizione per determinate sostanze aiuta i datori di lavoro a tutelare la salute dei lavoratori dai rischi che potrebbero insorgere quando si utilizzano sostanze chimiche sul luogo di lavoro e a limitare l’esposizione dei lavoratori a sostanze chimiche pericolose.

L’adozione di misure per quanto riguarda le sostanze chimiche nocive è un settore prioritario per la protezione dei lavoratori nell’UE. La Commissione europea richiede la consulenza di comitati scientifici indipendenti sulla valutazione delle sostanze chimiche prioritarie a sostegno delle azioni proposte per l’adozione di OEL nuovi o rivisti, a norma della direttiva sulle sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche, della direttiva sugli agenti chimici e di altre normative pertinenti (per esempio la direttiva 2009/148/CE sull’amianto).

L’ECHA e il suo comitato per la valutazione dei rischi (RAC) sostengono la direzione generale della Commissione europea per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione (DG EMPL) fornendo pareri scientifici sugli OEL dal 2019. Precedentemente tale attività era espletata dal comitato scientifico per i limiti dell’esposizione professionale (SCOEL) della DG EMPL.

Gli OEL sono destinati principalmente a evitare l’inalazione di sostanze chimiche quali vapori, nebbie o polveri da parte dei lavoratori. Tuttavia il RAC può anche fornire raccomandazioni per una nota relativa alla penetrazione cutanea che indichi la necessità di protezione dermica. Sono possibili altresì note relative alla sensibilizzazione o al rumore. Inoltre il RAC può raccomandare valori limite biologici (BLV, livelli di fondo basati sul biomonitoraggio) o valori guida biologici (BGV, livelli di fondo basati sul biomonitoraggio).